Il 9 dicembre Kirk Douglas compirà cento anni. E a Hollywood tutto è pronto per festeggiare il primo secolo di vita del grande Spartaco. Puntando proprio sul titolo del film forse più celebre tra i tanti interpretati dall’attore, esce in questi giorni “Il grande Spartaco, 100 anni da gladiatore” scritto dalla giornalista Gloria Ghisi per raccontare la storia di questa icona del cinema non soltanto americano ma mondiale.

Issur Danielovitch Demsky, questo il suo vero nome, è nato vicino a New York figlio di poverissimi immigrati russi. Una fulminante carriera, costellata di successi, amori ma anche dolori ne ha fatto uno dei sinonimi della magica era della celluloide, la star più longeva, il capostipite di una dinastia di interpreti, produttori, registi.

Bellissimo, arrogante, playboy, ma anche poeta e filantropo: è stato tutto e il contrario di tutto nella vita e sullo schermo. Ma è anche vero che per tutti resta soprattutto Spartaco, l’eroe che nell’antica Roma ha sfidato il potere per affermare il valore della libertà: così lui ha fatto nella Hollywood del dopoguerra, soffocata dal maccartismo, difendendo tra mille rischi produttori e sceneggiatori finiti sotto la scure di una miope e assurda censura. E poi, infiniti e discutibili flirt – tra cui uno con la bellissima ma impossibile attrice italiana Annamaria Pierangeli – e, al contempo, una moglie che gli è accanto da oltre sessant’anni, Anne, con cui ha affrontato tragedie familiari e resurrezioni del corpo e dell’anima.

Come dice il critico cinematografico Roberto Nepoti nella prefazione, in questo libro Gloria Ghisi racconta in modo documentato il secolo che Kirk Douglas ha attraversato e, soprattutto, interpretato: tappa per tappa, con molte foto di scena e frugando nel backstage della sua esistenza fin dai primi giorni.

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